Un contratto collettivo è il risultato della contrattazione collettiva tra i lavoratori e l’azienda. Per realizzarlo, è necessario seguire alcuni passi che riassumiamo qui di seguito.
Come abbiamo già visto nell’articolo sul contratto collettivo di lavoro, si tratta di un accordo firmato dalla rappresentanza dell’azienda e dei lavoratori. Essa regola le condizioni di lavoro e la produttività, nonché gli obblighi di ciascuna parte.
Fasi per la stipula di un contratto collettivo
1. Iniziativa e accoglienza
Le parti legittime sono i rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori. L’iniziativa spetta quindi a entrambe le parti.
La comunicazione dell’iniziativa deve essere fatta per iscritto, inviandone copia all’autorità del lavoro competente. Occorre specificare l’ambito territoriale e funzionale della trattativa, nonché le questioni su cui essa sarà negoziata.
Il destinatario deve rispondere alla proposta di negoziazione, ammettendola o respingendola.
2. Istituzione del Comitato di Negoziazione
Se non vi sono motivi per rifiutare di negoziare (mancanza di forma scritta, mancanza di legittimità a negoziare, accordi che non consentono di negoziare su determinate questioni) viene istituito un comitato di negoziazione con i rappresentanti negoziali dell’azienda e dei lavoratori.
3. Deliberazioni e accordi
I negoziati devono essere guidati dal principio della buona fede, vale a dire che ci deve essere la volontà di entrambe le parti di raggiungere accordi. Gli accordi sono formalizzati per iscritto e adottati a maggioranza di ogni unità di contrattazione.
4. Registrazione, deposito e pubblicazione
Per la registrazione del contratto collettivo, il testo deve essere inviato all’autorità competente del lavoro entro 15 giorni dalla firma del contratto.
Una volta registrata, l’amministrazione invia l’accordo all’organo pubblico di mediazione, arbitrato e conciliazione per il deposito.
Infine, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua registrazione.