Il piano a contribuzione definita è un piano pensionistico nel quale la società si impegna a versare ogni anno contributi in denaro a beneficio del dipendente.
Generalmente, in un piano a contribuzione definita, il dipendente ha diritto al patrimonio investito ed è libero di ritirare i fondi accumulati in caso di ritiro anticipato. Per questo motivo, i piani a primato dei contributi sono considerati portatili, ossia se il dipendente cessa il suo rapporto di lavoro presso l’azienda, può trasferire i suoi fondi al piano previdenziale della sua nuova azienda o a un piano previdenziale privato.
Al momento del pensionamento, il dipendente può accedere ai fondi accumulati, ma a differenza dei piani a benefici definiti, nessun importo è garantito. Il rischio di investimento è interamente a carico del dipendente.
Ad esempio, l’azienda può versare ogni mese l’1% dello stipendio a una cassa pensioni. Il dipendente può anche contribuire a questo piano con una parte del suo stipendio.
Tipi di piani di contribuzione
I due seguenti sono i principali:
- Piano di contribuzione diretto e definito: il collaboratore prende le decisioni d’investimento, ovvero decide dove investire il suo denaro.
- Piano a contribuzione definita sponsorizzato: c’è un intermediario che decide gli investimenti.
In entrambi i casi, il rischio è a carico del dipendente.