Il marketing politico comprende tutte le strategie di ricerca, pianificazione e comunicazione utilizzate nella progettazione di una campagna politica.
Il marketing politico è nato a metà del XX secolo negli Stati Uniti. Sebbene siano riconosciuti antecedenti remoti come la polis greca. Nel 1952, il generale Dwight Eisenhower divenne il primo candidato alla presidenza a utilizzare i servizi di un’agenzia pubblicitaria per condurre la sua campagna politica.
Anni dopo, le campagne elettorali sono arrivate in televisione sotto forma di dibattiti politici dei candidati, come quelli di John Kennedy e Richard Nixon nel 1960. In seguito, si cominciarono ad utilizzare altre strategie di marketing politico, come quella messa a disposizione nel 1980 per Ronald Reagan con l’introduzione di video politici dei suoi discorsi e un alto grado di mediatizzazione. George Bush è stato uno dei primi candidati ad utilizzare i consulenti d’immagine per rafforzare i suoi profili elettorali.
Oggi il marketing politico è pienamente utilizzato attraverso azioni come sondaggi d’opinione, sessioni di dibattito, spot televisivi, campagne di immagine, telemarketing, pubblicità, social network e direct marketing.
Elementi di marketing politico
Si distinguono i seguenti:
- Uno studio del pubblico a cui è rivolta la campagna: è finalizzato a scoprire i problemi che lo riguardano, i gruppi, le attività che svolgono, tra le altre cose.
- Creazione del messaggio: è uno degli aspetti più rilevanti della campagna con l’obiettivo di convincere i cittadini a votare per un certo partito.
- Denaro: questo è uno dei temi considerati quando si pianifica una campagna, così come gli investimenti o gli incassi effettuati per realizzarla.
- Sostenitori attivisti: Su base volontaria, alcuni gruppi che sostengono i candidati diffondono il messaggio con l’obiettivo di raggiungere un ampio numero di elettori. Inoltre, questo include i membri del partito e altri sostenitori per diffondere informazioni e supporto al partito che sostengono.