Gli input sono definiti come tutte quelle cose in grado di fornire un servizio e di alleviare i bisogni degli esseri umani, cioè tutte le materie prime che sono oggetto di produzione di nuovi elementi o di consumo.
Nell’economia e nella società l’input è legato a quei beni intermedi con i quali si possono produrre altri beni, cioè semilavorati per produrre altri.
I requisiti fondamentali dei fattori di produzione sono che essi siano beni destinati alla produzione di altri beni, ma che debbano essere utilizzati con altri beni (sono interdipendenti) per costituire il bene, e inoltre, sono sempre destinati alla produzione di altri beni, non consumati direttamente.
Per esempio, una pizza sarebbe un prodotto o da consumare, ma il formaggio, la farina, l’acqua, il sale, il pomodoro e altri ingredienti sarebbero gli input per la pizza. Tutti questi beni, da soli, costituiscono prodotti che potrebbero essere direttamente consumati, ma che poi non avrebbero la categoria degli input, ma devono essere destinati alla produzione di altri beni, in questo caso la pizza.
Tipi di input
Esistono diversi tipi di input, caratterizzati dall’utilità, dallo scopo e dalla fase del processo di produzione. Questi input sono stati tradizionalmente definiti nell’economia come:
- Lavoro o manodopera: sono composti da quegli agenti che formano la massa di lavoro, cioè i dipendenti che svolgono il processo di produzione.
- Può essere fisico o produttivo: sia che faccia parte di mobili e immobilizzazioni o di macchine, tecnologie e sviluppo e innovazione che elaborano la trasformazione di risorse.
- Terreno o risorse naturali: relativi ai beni o agli input da trasformare, come le risorse naturali, le materie prime o gli agenti naturali (terra, acqua, sole..)
Ingresso – Matrice del prodotto
Nell’ambito della produzione aziendale, il matrice ingresso-uscita stabilisce una tabella di conti a partita doppia in cui sono riportate le relazioni di tutti i fattori produttivi, in modo tale da stabilire la conseguenza o il prodotto che ne deriva quando uno dei fattori varia, e cerca a sua volta di stabilire una correlazione ideale di input per stabilire il punto di equilibrio o di massimo profitto per l’azienda, cioè il punto in cui rende redditizie tutte le risorse.